Dal 24 al 26 giugno, cristiani e musulmani insieme a Lampedusa, per riflettere insieme sulle sfide della cittadinanza oggi. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (Unedi) della CEI, con i leader delle principali Comunità islamiche presenti in Italia. Si tratta del terzo incontro islamo-cattolico, tappa di un progetto pluriannuale che ha l’obiettivo di declinare nel concreto alcuni principi contenuti nel Documento di Abu Dhabi, scritto e firmato nel 2019 da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyeb.
Il Gruppo Caronte & Tourist e Confitarma hanno contribuito per la realizzazione dell’iniziativa.
In particolare il Gruppo Caronte & Tourist ha messo a disposizione la nave “Lampedusa” per il viaggio da Trapani a Lampedusa e ritorno.
Lorenzo Matacena, AD Caronte & Tourist e vicepresidente Confitarma è intervenuto all’evento di accoglienza dei partecipanti al viaggio.
“Siamo felici di aver avuto la possibilità di ospitare questo evento non solo come società di navigazione ma come azienda che crede nella promozione dei valori e del dialogo – ha così dichiarato Lorenzo Matacena, AD del Gruppo Caronte & Tourist – I momenti di confronto su questa nave hanno un valore immenso, ancor di più in un periodo storico dove il conflitto è, purtroppo, la realtà ed è sempre conseguenza diretta di ignoranza e pregiudizio”.
Un evento unico per luogo, temi, destinatari e destinazioni, organizzato dell’Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso (UNEDI) della Conferenza Episcopale Italiana e diretto da Don Giuliano Savina, insieme ai Leader delle principali Comunità islamiche e i referenti giovanili di entrambe le realtà.
“Siamo tutti sulla stessa barca”, il titolo dell’evento. Una frase semplice che esprime una direzione precisa, quella degli esseri umani, indipendentemente dai percorsi, dalla provenienza, dal ruolo sociale, dal genere e dalla cultura. Una citazione dal vangelo divenuta un modo di dire di uso comune, per trovare conforto nella condizione di essere uomini e donne, nelle diversità e nelle difficoltà della vita di ogni giorno.
Una metafora per l’occasione amplificata dalla realtà, in un viaggio di confronto e dialogo in nave, non solo tra esponenti di religioni e tra culture diverse, ma tra persone – per la precisione 140 – con i loro dubbi, domande e idee, circondati da un solo mare e dalle bellezze della Sicilia.
Ben nove workshop si sono svolti durante la navigazione, sviluppando grandi temi di attualità (per citarne alcuni: diversità di genere, educazione, famiglia, carceri, matrimoni misti) si rifanno ad alcuni punti del Documento di Abu Dhabi sulla Fratellanza umana, scritto e firmato da Papa Francesco e dal grande Imam di Al-Azhar Ahmad al-Tayyeb.
Giunti a destinazione nel punto più a sud d’Europa, il via al percorso a tappe scandito dalla suggestiva lettura del Libro di Giona – profeta comune ad entrambe alle religioni – interpretata da attori professionisti circondati dalla scenografia naturale che l’isola regala. Partiti dalla Porta d’Europa – il famoso portale realizzato dall’artista Mimmo Paladino simbolo dell’esodo forzato – i nove gruppi hanno attraversato l’isola fino al cimitero dei senza nome, percorrendo il racconto del profeta alternato e legato al grande e difficile tema dell’emigrazione, attualizzandolo attraverso le testimonianze di tanti partecipanti all’evento.
Non appena possibile nel sito www.confitarma.it sarà reso disponibile il video di tutta la manifestazione.