Il 29 settembre, nell’ambito della conferenza Port&ShippingTech, Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, nel suo intervento all’evento “Next Generation Shipping” ha affermato che ci troviamo ad affrontare tematiche e sfide cruciali quali la decarbonizzazione e l’efficienza energetica; l’innovazione e digitalizzazione delle navi e dei porti, la valorizzazione del capitale umano e delle professioni del mare, con uno sguardo sempre rivolto al Mediterraneo. “Sappiamo tutti che la crescente competizione geopolitica ed economica, ci condurrà ad un livello di sofisticazione tecnologica sempre maggiore che chiaramente coinvolgerà anche tutti i settori della Blue economy. Saremo inevitabilmente chiamati a rispondere a tali sfide, ponendoci in maniera critica rispetto alle possibili soluzioni da adottare”.

La Federazione del Mare, che riunisce una parte significativa dell’ecosistema imprenditoriale marittimo nazionale, è pronta ad affrontare con consapevolezza e responsabilità le attuali sfide che coinvolgono il settore, proponendosi di dare rappresentanza unitaria al mondo marittimo italiano. “A tale scopo, Federazione del Mare ha favorito la costituzione di alleanze strategiche e collaborazioni virtuose per il rafforzamento del suo network a livello nazionale ed Europeo, anche in considerazione del ruolo cruciale che l’Italia svolge nel settore. Nel contesto di questo percorso di sinergie e di alleanze strategiche a livello Europeo e del Mediterraneo, rientra il progetto MedBan – Mediterranean Blue Accelerator Network, di cui la Federazione del Mare è partner.

Il progetto è stato illustrato da Lidia Rossi, Project Manager di ForMare Polo Nazionale per lo shipping. Medban è stato finanziato di recente  nell’ambito del programma europeo COSME, avrà una durata di 2 anni e vedrà la partecipazione di 6 Maritime Cluster dell’Area Mediterranea appartenenti al network della WestMed Alliance e la collaborazione di 2 Maritime Cluster provenienti dall’area Nordafricana. Coordinato dal partner portoghese Forum Oceano, il progetto mira a rafforzare l’ecosistema industriale europeo legato alla blue economy, mobilitando le Piccole e Medie Imprese verso processi e tecnologie volti a adeguare i loro modelli di business alla transizione verde e digitale, accrescendone allo stesso tempo la competitività. Tale scopo verrà realizzato attraverso la pubblicazione di Bandi costruiti ad hoc e volti a offrire servizi di assistenza e consulenza alle PMI su tematiche legate al concetto di Innovazione e Internazionalizzazione. Tali attività saranno coordinate rispettivamente dalla Federazione del Mare, Leader del Work Package 3 (Innovate and Transform), e dal Cluster Big, leader del Work Package 4 (Internationalization).

“Siamo profondamente convinti – ha concluso Mattioli – che questo progetto possa rappresentare un modello virtuoso per accrescere la competitività dell’ecosistema industriale europeo e del Mediterraneo per tutti i settori della Blue economy, incluso lo shipping. FdM e il Cluster Big rappresentano le due anime del cluster italiano, quella industriale e quella scientifica e ricopriranno un ruolo di straordinaria importanza nel progetto con l’ambiziosa missione di alimentare e stimolare anche la crescita dell’ecosistema industriale, territoriale e nazionale, andando a coinvolgere realtà industriali e società di servizi importanti per il settore della Blue economy”.