La recente decisione della magistratura di Reggio Calabria sul retroporto, l’arrivo di altre 3 nuove gru e la crescita eccezionale del 2° Terminal portuale, grazie all’importante investimento del Gruppo Grimaldi con Automar, confermano il ruolo centrale dello scalo calabrese all’interno del contesto portuale italiano.
Questo momento importante per il Porto di Gioia Tauro ha caratterizzato la presentazione in anteprima nazionale presso la Sala d’Amico di Confitarma a Roma del libro “ANDATA IN PORTO. GIOIA TAURO, LA SFIDA VINCENTE” del prof. Giuseppe Soriero.
“Il secondo pilastro del porto di Gioia Tauro,” – ha sottolineato a tal proposito il Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto – “richiamato con forza dall’autore del volume durante l’evento, è indubbiamente fondamentale punto di equilibrio dello scalo calabrese. L’ingente investimento del Gruppo Grimaldi è uno straordinario volano di sviluppo per il porto e per il territorio, a testimonianza dell’eccellenza dello shipping nazionale che prosegue, anche nel segmento car carrier, la sua rotta di assoluta eccellenza”.
Alla presenza dell’autore Giuseppe Soriero, dell’editore Florindo Rubbettino e del Presidente di Confitarma Mario Mattioli, il Direttore Generale Luca Sisto ha moderato un confronto a cui hanno partecipato, tra gli altri, il Comandante Generale della Capitaneria di Porto Amm. Isp capo Nicola Carlone, il giornalista del Corriere della Sera Francesco Verderami, la Direttrice dell’Accademia delle Bella Arti di Roma Cecilia Casorati, il Presidente SVIMEZ Adriano Giannola, il Presidente della Fondazione Leonardo Luciano Violante, il Prof. Alessandro Bianchi, già Ministro delle Infrastrutture del Governo italiano e l’ex AD del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti. Presenti in primo piano l’armatore Guido Grimaldi, in rappresentanza dell’omonimo Gruppo nonché del Terminal AUTOMAR, il comandante del porto Vincenzo Zagarola e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno meridionale e Jonio, Ammiraglio Andrea Agostinelli.
Al centro dell’incontro la “sfida vincente” che il porto di Gioia Tauro esprime nelle strategie di sviluppo del sistema del trasporto marittimo.
Leader nazionale del transhipment, uno degli scali più importanti d’Europa e del Mediterraneo, con 3,5 milioni di container, + 7% terminal MCT, + 260 % terminal AUTOMAR nel 2022, rappresenta per la Calabria e per il nostro Paese una sfida vincente che va raccontata, analizzata, illustrata da chi è stato protagonista in prima persona di alcune decisive fasi di questo lungo e appassionante percorso.
È questo l’obiettivo dell’ultimo libro di Giuseppe Soriero, destinato a riaprire un vivace dibattito in Italia e ovviamente in Calabria sulle straordinarie prospettive di un porto che nell’arco di 25 anni (da quando cioè è stata istituita la Capitaneria di Porto) è riuscito ad affermarsi come scalo innovativo, tecnologico e intermodale (gateway), rappresentando un messaggio di speranza innanzi tutto per i giovani: anche dal Sud si possono conseguire risultati concreti di crescita utili per l’Italia e per l’Europa.
“Con circa 3.500.00 teus movimentati,” – ha commentato Giuseppe Soriero – “Gioia Tauro è di nuovo il “cancello d’Europa nel Mediterraneo”, mentre l’Italia è obbligata a ridefinire strategie geopolitiche in quest’area del mondo. Ancor di più oggi dopo il terremoto devastante in Turchia e Siria, tutte le energie culturali ed imprenditoriali sono rivolte a porre fine alle guerre, a salvare il pianeta, a ripensare originali mete dello sviluppo”.
“Nello scenario di guerra” – prosegue Soriero – “il trasporto marittimo assume un peso crescente negli interscambi di merci e dei prodotti energetici e alimentari trasferiti dalle ferrovie e dalla strada verso i porti del Mediterraneo e del mar Nero. Possiamo ancora agognare il fascino di una comunità sociale, civile, culturale e politica dell’Europa? Non è tanto arduo se il popolo italiano persegue tenacemente l’obiettivo della coesione nazionale e continentale dell’Europa. L’obiettivo è ambiziosissimo e l’Economia del mare può delineare nuove mete sia per la Calabria che per l’intero Paese. Da Gioia Tauro l’Italia può parlare all’Europa con il linguaggio della speranza, espressione diretta di un “sfida vincente”.
“Oggi andiamo nel cuore del Mediterraneo e ci avviciniamo al porto di Gioia Tauro, da cui è partita una sfida, vinta, di sviluppo non solo del Mezzogiorno ma dell’Italia intera” – ha commentato in apertura il Presidente di Confitarma Mario Mattioli.
“Il professor Giuseppe Soriero” – ha aggiunto il Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto – “ci ricorda nel suo libro che il porto è un’invenzione del mare. Ma, aggiungiamo noi, un porto senza navi non è un porto. Lo ringrazio particolarmente per aver scelto Confitarma per questa presentazione in anteprima nazionale e per aver saputo interpretare pienamente lo spirito incarnato da coloro, tra cui lui stesso, i nostri armatori e le organizzazioni sindacali, che proprio alla fine del 1997, quando Soriero inaugurava da sottosegretario la nuova Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, hanno dato vita al Registro internazionale italiano. Oggi, nella fase del suo rinnovamento, ci ritroviamo con la stessa intenzione di voler tornare a mettere il mare al centro, unendo visione e concretezza, poesia e prosa, con l’obiettivo di restituire quella visione unitaria di cui abbiamo sempre più bisogno”.
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Note sull’autore
Giuseppe Soriero, oggi presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma, è stato sottosegretario di Stato ai trasporti e alla navigazione nel governo Prodi (1996-1998) e poi dal 1997 al 2000 presidente del Comitato Interministeriale per l’Area di Gioia Tauro. Proprio in quegli anni si gettano le basi per il “miracolo Gioia Tauro” con l’istituzione della capitaneria di Porto e la redazione di un ambizioso master plan.