“Un’emicrania a grappolo“, così il Presidente di Confitarma Mario Mattioli ha introdotto il suo speech sulla transizione energetica in occasione dell’evento “LA ROTTA VERSO IL NET ZERO. INSIEME PER DECARBONIZZARE IL SETTORE MARITTIMO”, organizzato oggi da Eni, in collaborazione con Assarmatori e Confitarma e con il contributo delle più grandi aziende produttrici di motori navali (Wärtsilä, WinGD e MAN Energy Solutions), oltre a Unem, Federchimica/Assogasliquidi, Assocostieri e RINA.
“È infatti necessario” – ha commentato il Presidente Mattioli – “sottolineare che gli armatori oggi non sanno ancora quali saranno i combustibili e le tecnologie disponibili in concreto per affrontare la decarbonizzazione.
A questo aggiungiamo le difficoltà che abbiamo nel nostro Paese a muoverci con rapidità a causa della burocrazia. Basti pensare al GNL che, pur essendo ormai una realtà da diversi anni quale combustibile di transizione, non può essere ancora fornito alle navi che approdano nei porti nazionali.
L’Europa prevede una tassa per un comportamento non virtuoso che però non possiamo evitare in assenza di alternative praticabili: l’ETS peserà almeno 7 miliardi!
E potrebbe essere affiancata da altre misure a carattere regionale in altre aree del globo aumentando a dismisura i costi per l’armamento.
Contro questo rischio di regionalizzazione chiediamo all’IMO di adottare una misura a livello mondiale introducendo una tassa per ogni tonnellata fossile utilizzata su qualunque nave in qualunque porto del mondo. Stimiamo 10/12 miliardi di euro che potranno essere utilizzati sia per finanziare la ricerca in nuove tecnologie sia per accompagnare l’armamento nel percorso di transizione.
Ma quale sarà il carburante del futuro?
Quale il suo costo?
Quale la sua disponibilità?
Nel futuro immaginiamo un mix energetico e nel breve periodo l’utilizzo di combustibili tradizionali e assimilabili”.