Confitarma è intervenuta ieri a Trieste al convegno organizzato da Gi Group intitolato “Logistica portuale: skills shortage, nuove professioni, academy, esperienze a confronto”.
Il Capo Servizio Risorse umane, Relazioni Industriali ed Education di Confitarma Leonardo Piliego ha rammentato che per contrastare la strutturale carenza di lavoratori marittimi italiani è urgente adottare le misure necessarie ad abbattere le barriere di ingresso per i ragazzi alle professioni marittime.
Si tratta, principalmente, di semplificare e aggiornare i requisiti di accesso alle professioni del mare (è normale, ad esempio, che per fare il cameriere a bordo è necessario fare 30 mesi di navigazione da piccolo di camera e da garzone di camera?), investire congrue risorse sugli ITS (il tasso di occupazione dei diplomati agli ITS è vicino al 100%), riconoscere ai giovani che vogliono navigare un sostegno pubblico finanziando la loro formazione obbligatoria.
Siamo oggi più che mai di fronte a un bivio:
– Rilanciare la marineria italiana adottando urgentemente le necessarie riforme che consentano ai ragazzi di intraprendere le professioni del mare;
Oppure
– Lasciare le cose così come sono e vedere lentamente morire la nostra tradizione marinara e lo straordinario patrimonio di competenze dei lavoratori marittimi italiani, ancora riconosciuto in tutto mondo.
“Noi siamo convinti” – ha commentato Piliego – “che le carriere marittime possano rappresentare una grande opportunità per i nostri giovani uomini e le nostre giovani donne”.