Secondo il Rapporto “Global Claims Review” di Allianz Global Corporate & Specialty relativo al quinquennio luglio 2013 – luglio 2018, la frequenza di sinistri marittimi nel settore corpi è rimasta bassa, anche se catastrofi naturali e incendi hanno provocato alcuni rilevanti sinistri sia afferenti alle coperture corpi che alle coperture merci. Il rapporto rileva inoltre che i sinistri dovuti all’usura, come i guasti ai macchinari, se risultano stabili in quanto a frequenza, stanno invece diventando più onerosi per gli assicuratori. Il rapporto specifica che nel periodo esaminato il 16% del totale in valore dei sinistri marittimi risulta generato da affondamenti e collisioni, incidenti che non includono solo la perdita di navi, ma anche collisioni con infrastrutture portuali e con altre navi.
Seguono (13%) gli incendi e le esplosioni, quindi (12%) i danni alle merci e (12%) i guasti ai macchinari.
Il 7% del valore complessivo dei sinistri marittimi è attribuibile ad eventi naturali come le tempeste e il restante 40% ad altre cause. Il rapporto osserva inoltre che i rischi legati alla dimensione sempre più grande delle navi e alla sempre più rilevante concentrazione di merci creano un potenziale di perdite assicurative sempre più ingenti. Inoltre il passaggio ad un sempre più elevato tasso di automazione delle attività di trasporto marittimo e di movimentazione dei carichi fa sì che le perdite determinate da disfunzioni dei sistemi informatici costituiranno una parte sempre più consistente dei sinistri nel settore marittimo.
Si riporta in allegato il rapporto completo e la sezione dedicata al settore marittimo.