Il presidente di Confitarma Mario Mattioli è intervenuto oggi al convegno Economia del Mare 2023 organizzato dal Sole24ore a Genova su Nave Costa Toscana.
“Il percorso di decarbonizzazione del settore marittimo” – ha sottolineato Mattioli – “è in corso e non rinviabile, ma gli armatori sono solo una delle parti di un processo che coinvolge tutta la filiera e presuppone la disponibilità di combustibili e tecnologie alternative efficaci ed efficienti, la capacità del sistema cantieristico di procedere al rinnovo della flotta esistente e della logistica di terra di adeguare i propri standard di erogazione dell’energia”.
“In tal senso” – ha aggiunto – “il gruppo di lavoro che ha visto la nascita di un documento congiunto presentato in Eni martedì scorso, mettendo insieme soggetti del mondo dell’industria, della motoristica e dell’energia è la prova che quando gli stakeholder si siedono intorno un tavolo comune si ottengono maggiori risultati.
Dallo studio Net zero emerge che si apre uno scenario ancora incerto, comunque basato su un mix energetico con carburanti, vecchi e nuovi e una disponibilità per ciascuno di essi che sarà variabile tra breve, medio e lungo termine”.
Secondo tema del suo intervento il cold ironing, sul quale ha ricordato come “Da tempo Confitarma sottolinea come il progetto rischi di rimanere sulla carta se non si considerano alcuni aspetti operativi, primo tra tutti il costo della corrente a terra. Ad oggi nessuno si è ancora pronunciato e non sappiamo se disporrà delle stesse agevolazioni del carburante tradizionale, privo delle accise per i trasporti internazionali”.
“Se vogliamo realmente procedere verso una conversione verde” – ha concluso – “come queste misure vogliono fare, è necessario attuare le condizioni perché questo sia possibile”.
Ai lavori, moderati da Raoul De Forcade, sono intervenuti, tra gli altri, il Vicepresidente di Confitarma Beniamo Maltese e Dario Bocchetti, membro del GT Tecnica Navale, che ha illustrato l’approccio del Gruppo Grimaldi sul tema complesso della transizione energetica.
Maltese ha sottolineato l’eccellenza dello Shipping nazionale, in tutti i suoi settori, dalla leadership mondiale dei nostri Ro/Ro (il cui traffico nei porti nazionali ha superato i contenitori) al crocieristico, che promuove davvero il Paese, dagli armatori che assicurano con le loro navi cisterna l’energia dell’Italia, ai servizi tecnico-nautici.
“Una città come Genova” – ha dichiarato – “non può prescindere dalla sua attività portuale nella programmazione anche della sua mobilità. Molte sono le necessità che deriveranno dall’aumento dei servizi marittimi e Genova dovrà essere anche hub energetico offrendo a tutte le navi i combustibili di oggi e di domani”.