Questa settimana ne “Il punto di…” abbiamo un ospite speciale: il noto e apprezzato giornalista David Parenzo, con il quale Confitarma ha deciso di lanciare un nuovo ambizioso progetto.
“Maredì” è il nuovo programma di approfondimento sull’Economia del Mare, che andrà in onda in diretta streaming su Adnkronos un martedì al mese.
Da qualche anno ti sei avvicinato all’Economia del Mare… che opinione ti sei fatto del settore? E come viene, invece, percepito dall’opinione pubblica?
Il tema dell’Economia del Mare è estremamente affascinante. Da un pò di tempo ho iniziato a occuparmene, grazie a Confitarma che mi ha chiamato a moderare un primo grande evento.
L’idea che mi sono fatto è che non viene valorizzato abbastanza, anche dai media, il racconto del mare come sistema.
Invece quello che ho proprio imparato in questo anno e mezzo e più, è esattamente questo e cioè la complessità dell’Economia del Mare che tiene insieme una filiera importantissima, che va a toccare diversi aspetti della nostra economia.
Credo che ci voglia un approccio sostanzialmente molto trasversale, basta semplicemente ricordare che anche da un punto di vista politico, sono molti i ministeri che in qualche modo hanno un ruolo determinante nel Governo di questo fenomeno.
Ecco quindi bisogna cominciare ad avere un approccio che potremmo definire multidisciplinare, per far capire anche all’opinione pubblica la complessità del sistema mare.
Secondo te, il mondo del mare sa adeguatamente comunicarsi e raccontarsi?
Il mondo del mare ancora non si è raccontato in modo globale nella sua complessità, ma tende a comunicare per diversi settori: c’è il sistema dei porti, il sistema del turismo, il sistema dell’economia, dell’industria alimentare che gira intorno al mare; c’è il tema delle infrastrutture… diciamo che ogni settore si comunica da solo e quindi non dà una visione complessiva.
Quello che dobbiamo iniziare a fare, invece, è lanciare questo nuovo grande racconto che tenga sotto il titolo “Economia del Mare” tutti i diversi aspetti insieme.
Pensiamo al ruolo centrale che ha una grande azienda come Fincantieri, al sistema dei porti, al ruolo che ha e avrà il PNRR nel suo ammodernamento, all’industria ittica, all’importanza della logistica e dei trasporti, al turismo e al crocieristico, al tema del cibo e delle merci, all’energia, insomma, come vedete tutte le grandi questioni di cui discute il Paese in realtà sono strettamente collegate all’economia del mare.
Soltanto con un approccio multidisciplinare saremo in grado di comunicare in modo corretto questo settore.
Ecco perché ad esempio è un bel segnale avere un Ministero del Mare in Italia. In Francia lo hanno fatto in modo forse più strutturato, ma già questo è un ottimo inizio perché si dà un segnale di quanto sia determinante.
Per questo abbiamo scelto per la nostra prima puntata di avere proprio il Ministro Nello Musumeci, a battezzare questo ciclo di incontri.
Se dovessi fare un lancio di agenzia per descrivere il nuovo format Maredì, come lo faresti?
Il nuovo format che facciamo ha proprio la missione di provare a raccontare il sistema mare e quindi di mettere insieme tutti i diversi pezzi. È questa la sfida di Maredì: un martedì del mese dedicato all’Economia del Mare raccontata sotto tutti questi aspetti diversi.
Nell’ecosistema marittimo, da zanzara puoi anticiparci dove porterai il tuo pungiglione?
Il pungiglione della zanzara andrà a pungere proprio là dove ci sono le contraddizioni. La parola chiave deve essere “fare sistema” e quindi, da una parte far capire all’opinione pubblica l’importanza dell’Economia del Mare nella sua complessità e dall’altra spingere gli operatori dei diversi settori a comunicare in un’unica e con un’unica visione per far capire l’importanza del sistema.