A pochi giorni dall’avvio di LetExpo 2023, siamo molto felici di ospitare ne “Il Punto di…” di questa settimana, Guido Grimaldi, Presidente di Alis e Presidente del Gruppo Tecnico Transizione ecologica, tecnica navale, regolamentazione, ricerca e sviluppo di Confitarma.
Si terrà, infatti, dall’8 all’11 marzo presso Verona Fiere, la seconda edizione dell’innovativa fiera dedicata a logistica sostenibile, trasporti e servizi a 360° promossa e organizzata da Alis. Un evento di assoluto rilievo che vede la partecipazione di numerose aziende, associazioni e istituzioni del settore.
L’intervista è stata l’occasione anche per ragionare con il Presidente Grimaldi di sostenibilità e degli importanti investimenti che il Gruppo da lui rappresentato sta portando avanti in questi anni.
L’8 marzo apre la seconda edizione di LetExpo, con 310 espositori e oltre 100 momenti di confronto: quali sono i principali obiettivi di quest’anno?
LetExpo 2023 vedrà il trasporto e la logistica sostenibili protagonisti assoluti di un importante evento fieristico, che si terrà nel primo polo fieristico in Italia, Verona Fiere, come già avvenuto per la prima volta lo scorso anno.
Con LetExpo si sono posti obiettivi ancora più ambiziosi in termini di espositori, visitatori, stakeholder ed ospiti che si alterneranno tra i vari padiglioni nei numerosi momenti di confronto che caratterizzeranno il programma dei lavori, saranno infatti quattro giorni di importanti conferenze ed interviste, di incontri B2B, di seminari e tanto altro al fine di stimolare un confronto tra Governo, Istituzioni ed Imprese per la crescita sostenibile del Paese.
Questa edizione ospiterà importanti aree espositive dello Stato Maggiore della Difesa a testimonianza della strategicità del comparto logistico anche in ambito militare. Centrali saranno inoltre il tema della formazione e dell’occupazione al quale è stato dedicato una grande area di oltre 1200 mq, ALIS ACADEMY, così come il tema della sostenibilità sociale con iniziative ed attività legate all’inclusione ed alla solidarietà, per le quali è stato predisposto anche quest’anno un padiglione interamente dedicato ad ALIS per il Sociale.
Pertanto, LET EXPO 2023 ha l’obiettivo di essere una fiera di “sistema” per parlare del mondo del trasporto e della logistica con una forte vocazione internazionale, volta a promuovere uno sviluppo sempre più sostenibile del trasporto intermodale ed una crescita sempre più innovativa della logistica integrata.
Lo slogan della manifestazione è “Let’s be sustainable”: è un invito rivolto alle imprese e alle istituzioni, un auspicio, un obiettivo, un imperativo…?
Lo slogan scelto per questa importante ed innovativa fiera è sicuramente un invito rivolto a tutte le imprese appartenenti al settore della logistica, dei trasporti ed a tutti i suoi stakeholders ma soprattutto un obiettivo che da sempre il cluster di ALIS persegue.
ALIS da anni dimostra che attualmente l’unica e più competitiva modalità di trasporto sostenibile è l’intermodalità, dal momento che il trasporto stradale sulle lunghe percorrenze attraverso le alimentazioni e tecnologie alternative, come l’LNG o la trazione elettrica, non è oggi una modalità totalmente praticabile.
Let Expo 2023 promuove la transizione verso una mobilità ed un’economia sempre più green, favorendo il dialogo tra i principali protagonisti di questo settore strategico, attraverso la presentazione di istanze chiare e precise alle Istituzioni al fine di poter sviluppare modelli di business sostenibili economicamente ed ambientalmente, ricordando che il nostro settore rappresenta una valida ed efficace risposta ambientale, economica e sociale alle sfide presenti e future.
Le imprese armatoriali italiane stanno sostenendo investimenti importanti in termini di sostenibilità, pensiamo anche a quanto il suo Gruppo, il Gruppo Grimaldi, sta facendo in primis nell’utilizzo di nuovi combustibili. Cosa ritiene necessario per sostenere questo difficile percorso?
L’armamento italiano è chiamato a raggiungere importanti target ambientali sia a livello internazionale che europeo e infatti le Compagnie Armatoriali continuano a dimostrare il loro impegno attraverso importanti investimenti in navi ibride e navi pronte ad utilizzare carburanti alternativi al fine di ridurre le emissioni inquinanti. Tuttavia, i combustibili a zero emissioni di carbonio non sono ancora disponibili nelle quantità necessarie per giungere ad una totale decarbonizzazione, ma confidiamo sulle tecnologie e sui centri di ricerca e sviluppo che stanno svolgendo un lavoro straordinario al fine di rendere l’armamento pronto per la transizione ecologica.
In rappresentanza del Gruppo Grimaldi vorrei presentarvi i nostri ultimi investimenti, come le ultime navi classe ECO, navi ibride che raggiungono le “Zero emission in port” grazie a batterie a litio e sistemi di pannelli solari installati che permettono di ridurre le emissioni inquinanti fino al 70% grazie anche alla loro capacità di carico e le nuove navi Car- Carrier che hanno ricevuto la notazione di classe Ammonia Ready dal RINA, che certifica che potranno essere convertite, in una fase successiva, all’utilizzo dell’ammoniaca, essendo questa una opportunità su cui investire insieme ad esempio anche all’LNG che, per le compagnie che operano nel Mediterraneo con i servizi di Autostrade del Mare, risulta più critico in quanto ci sono pochi depositi e problemi logistici. Infine, il nostro Gruppo sta portando avanti un interessante progetto per la cattura ed il riutilizzo di CO2 attraverso l’impianto “Carbon Capture” che potrebbe far raggiungere una riduzione di circa il 30% delle emissioni di CO2 per nave.
Vorrei ricordare che il trasporto marittimo è essenziale per il commercio internazionale delle merci ed allo stesso tempo rappresenta la modalità di trasporto attualmente più sostenibile, infatti il 90% delle merci mondiali viaggiano via mare producendo meno del 3% delle emissioni globali. In particolare a livello nazionale un esempio virtuoso di trasporto sostenibile è rappresentato dalle Autostrade del Mare che nel solo 2022 hanno consentito di eliminare dalla strade italiane ben 2 milioni di TIR pari a circa 53 milioni di tonnellate di merci trasferite dalla strada alle rotte marittime che hanno permesso di abbattere così le emissioni di CO2 per oltre 2,2 milioni di tonnellate.
Pertanto è necessario sostenere finanziariamente la transizione energetica del nostro settore, attraverso l’aumento della dotazione finanziaria del Marebonus, la riduzione del differenziale di prezzo tra combustibili puliti e combustibili tradizionali e la riduzione dei gap di competitività tra le diverse modalità di trasporto europee.
Infatti, ritengo che per raggiungere gli obiettivi fissati a livello internazionale ed europeo non basta, ahimè, solo la grande volontà degli armatori ma è necessario che questi vengano accompagnati concretamente nel processo di transizione ecologica.