Il 31 luglio scorso il CIPOM ha approvato il primo Piano nazionale del mare dell’Italia. Si tratta di un articolato documento, frutto in primo luogo di un lavoro incessante di ascolto di tutti coloro (associazioni, federazioni, industrie, organizzazioni sindacali e Amministrazioni) che hanno a che fare con il “patrimonio liquido” del nostro Paese.
Sono onorato di aver potuto dare il mio contributo e ringrazio per l’opportunità che mi è stata data dal Ministro per le politiche del mare Nello Musumeci, dal suo capo di gabinetto Riccardo Rigillo e dalla struttura di missione coordinata da Luca Salamone, coadiuvato in primis da Giuseppe Cavuoti. Una struttura nata solo ad inizio anno, che è riuscita a finalizzare in pochi mesi un gran lavoro.
Il Piano del mare è infatti il risultato di un’attività di squadra, a cui gli esperti hanno contribuito con le proprie idee e il proprio impegno nel recepire le istanze degli stakeholder auditi, in un clima assolutamente proattivo, di grande e non frequente compartecipazione, a conferma che il mare è davvero di tutti.
Ci siamo sentiti parte di un equipaggio, con un sapiente comandante alla guida e ciascuno di noi ha fatto, sobriamente e con responsabilità, la propria parte che, per quanto attiene al nostro ruolo, è consistita nel fornire spunti e idee a chi aveva la responsabilità della redazione del documento.
Questo Piano del mare ha l’obiettivo di illustrare un quadro di riferimento che comprenda tutte le sfaccettature della Blue Economy, ma anche temi inusuali per la nostra Associazione, come le risorse geologiche, la sismica, il subacqueo, lo sport, l’acquacoltura e il sistema balneare…
Non siamo entrati nelle questioni specifiche, normative e finanziarie – che chiaramente rimangono di competenza dei singoli dicasteri – ma abbiamo cercato di sintetizzare in poche pagine criticità, opportunità e progettualità di lungo periodo per i vari settori dell’Economia del Mare e dell’ecosistema marino.
Sono emersi temi attualissimi, come ad esempio quello critico dei dragaggi, ma il vero regalo di questa esperienza è certamente la capacità di aver messo intorno al tavolo 11 ministeri, ciascuno con le proprie peculiari competenze, tutti uniti dalla volontà di mettere il mare al centro del Paese.
Il presidente di Confitarma Mario Mattioli ha voluto ringraziare il Ministro Musumeci, apprezzando in particolare il metodo utilizzato come modello di confronto da utilizzare in ogni occasione.
Un metodo che ha voluto fortemente ispirarsi a principi quali pluralità, apertura e responsabilità istituzionale che la nostra Confederazione, da sempre, pone al centro della propria azione.
Con l’approvazione di questo Piano, che parla anche di turismo che viene dal mare e si fa in mare, ci avviciniamo, non solo simbolicamente, alla pausa estiva.
È quindi questa l’occasione propizia per augurare a tutti voi buone vacanze!
Luca Sisto
Direttore Generale di Confitarma