Bologna, 26 febbraio 2025 – A tre anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, il mondo si scopre più diviso, con conflitti che si riaccendono e frizioni internazionali che rischiano di travolgere la stabilità globale. Ma c’è un luogo dove il cambiamento in atto deriva principalmente dalle sfide ambientali e dal riscaldamento globale: l’Artico. Qui, oltre il 66esimo parallelo Nord, l’impatto del cambiamento climatico è dalle due alle quattro volte maggiore che alle nostre latitudini. Il ghiaccio marino fonde sempre più rapidamente, l’oceano assorbe calore, il terreno congelato dall’ultima glaciazione si scioglie. E questi meccanismi aprono nuovi fronti politici e militari, nuove rotte marittime e grandi sfide, anche economiche. Per capire meglio come e perché tutte queste complesse dinamiche artiche colpiscano anche l’Italia e il Mediterraneo, Osservatorio Artico (primo magazine italiano sul tema: www.osservatorioartico.it) ha organizzato a Bologna la quarta edizione del suo festival “Italia chiama Artico”, con il patrocinio del Comune di Bologna e della Marina Militare. “La grande partecipazione di pubblico di ieri ci ha confermato che aver lavorato insieme al Comune di Bologna per la realizzazione di questo evento è stata una scelta davvero vincente”, commenta Leonardo Parigi, direttore di Osservatorio Artico. “Il cambiamento che sta travolgendo la regione polare impatta direttamente anche sul nostro Paese. Ci basti pensare che l’aumento della fusione della calotta glaciale groenlandese significherà un innalzamento dei mari che rischia di sommergere la Pianura Padana”. Processi ambientali che diventano politici, e le recenti dichiarazioni del nuovo Presidente Donald Trump sul possesso della Groenlandia lo dimostrano. Per fronteggiare le minacce provenienti da Mosca, Svezia e Finlandia sono entrate nella NATO, ampliando e rafforzando il fronte Est dell’Alleanza Atlantica. “Ma non ci aspettiamo che la Russia attacchi, anche se, nel caso, saremmo più che pronti”, afferma l’Ambasciatore di Finlandia in Italia, Matti Lassila, presente all’evento insieme al suo omologo danese, Peter Taksøe-Jensen.
L’Auditorium di Salaborsa si è riempito per un giorno di rappresentanti delle principali istituzioni, dal Ministero degli Affari Esteri (con la partecipazione dell’Inviato Speciale dell’Italia per l’Artico, Agostino Pinna), all’Unione Europea (grazie all’intervento dello Special Envoy for the Arctic, Claude Véron-Reville), Marina Militare e CNR-ISP, che insieme a numerosi esperti, aziende e ricercatori scientifici hanno potuto dare vita a una forte connessione tra le parti, rafforzando ulteriormente la conoscenza su un tema così complesso. “Italia chiama Artico” è un’iniziativa sostenuta da: ALFA LAVAL Italy, ASSARMATORI, IREOS Spa, MUST Srl, REAL ICE e SCENARIO Srl.
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