di Alessandra Grimaldi, member of the board GRIMALDI HOLDING SPA

“Le navi per definizione si muovono, non stanno mai ferme e la gente non ha la percezione dei nostri investimenti. A pari livello una nuova fabbrica di qualsiasi grande azienda farebbe notizia molto più che qualsiasi nave potessimo mettere in acqua.”

Questa frase di mio padre Aldo Grimaldi credo faccia capire quanto ancora noi armatori si debba lavorare per valorizzare sempre di più il nostro comparto e le navi che ne fanno parte integrante.

La Nave rappresenta infatti da sempre un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo dei trasporti collegando i territori in modo efficiente e sostenibile. Grazie alla sua capacità di attraversare vasti spazi marini, permette lo spostamento di merci e persone su grandi distanze, offrendo una soluzione fondamentale per le esigenze logistiche moderne. In questo il mai abbastanza sviluppato progetto delle “Autostrade del Mare” non solo potrebbe ridurre di molto il congestionamento delle reti stradali, ma rappresenterebbe una risorsa strategica per migliorare la connettività tra Regioni, promuovendo lo sviluppo economico e facilitando gli scambi commerciali. L’uso della nave in questo contesto offre vantaggi significativi per l’integrazione dei territori, in quanto permette un trasporto rapido, efficiente e sicuro tra le coste, eliminando molte delle problematiche legate alla mobilità terrestre, come il traffico e l’usura delle infrastrutture stradali. Oltre alla connettività, la nave rappresenta un mezzo di trasporto sostenibile che si inserisce perfettamente all’interno della Blu Economy, un modello economico che mira a sfruttare le risorse marine in modo ecologicamente responsabile. Rispetto ai mezzi di trasporto terrestri, la nave ha un minore impatto ambientale per ogni tonnellata di merci trasportate, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Inoltre, con l’adozione di nuove tecnologie e l’uso di carburanti più puliti, come il GNL (gas naturale liquefatto) o l’energia ibrida, in alcuni casi sperimentali anche solare e eolica, l’industria marittima sta accelerando verso un futuro a basse emissioni di carbonio. Le navi moderne sono progettate per essere più efficienti in termini di consumo energetico e più silenziose, in linea con gli obiettivi globali di riduzione dell’impatto ambientale. Un altro aspetto vincente è la sicurezza offerta dal trasporto marittimo. La nave, per la sua stessa natura, rappresenta uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo, sia per quanto riguarda le persone che per le merci. Grazie ai rigorosi protocolli di sicurezza internazionali, le navi devono rispettare standard molto elevati in termini di controllo, monitoraggio e gestione delle operazioni. I progressi nelle tecnologie di navigazione, sorveglianza e comunicazione hanno ulteriormente ridotto i rischi di incidenti in mare. Inoltre, uno dei vantaggi distintivi della nave è la sua eccezionale capacità di trasportare grandissimi volumi di merci. Nessun altro mezzo di trasporto è in grado di competere con le navi in termini di quantità di carico trasportabile. Le moderne portacontainer possono trasportare migliaia di container in una singola traversata, consentendo un’efficienza logistica su scala globale. Questa capacità di movimentare enormi volumi è essenziale per il commercio internazionale, che si basa su una rete di trasporti marittimi altamente integrata e ben organizzata.

“La Nave del futuro” sarà quindi una combinazione di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Con propulsioni più pulite, sistemi di automazione avanzati e materiali all’avanguardia, le navi diventeranno sempre più efficienti, sicure e rispettose dell’ambiente.

La transizione verso un futuro marittimo più verde e intelligente è già iniziata, e nei prossimi decenni assisteremo a cambiamenti radicali nel modo in cui le navi solcano i mari.