Il 6 luglio, a Roma, Mario Mattioli, Presidente Confitarma, ha partecipato all’evento “Mediterraneo: un mare di opportunità da cogliere” organizzato dalla Fit-Cisl con l’intento di ricreare un momento di confronto sull’andamento attuale e i possibili futuri scenari logistici nel Mediterraneo.
Non è più procrastinabile una governance unica e forte, cioè un’amministrazione che consenta a tutti gli operatori del comparto marittimo-portuale di non doversi rivolgere a tante amministrazioni perché le competenze del settore sono state spezzettate: Quando chiediamo il Ministero del Mare intendiamo in realtà evidenziare la necessità di un organismo unico in grado di rispondere alle diverse e specifiche esigenze di un settore così importante per l’intera economia nazionale.
– Questo tema evidentemente è strettamente connesso con l’esigenza di sburocratizzare e semplificare le pesanti procedure amministrative nonché di agevolare l’unica Direzione del MIMS dedicata alle problematiche marittimo-portuali incrementando il numero di persone al fine di rendere il lavoro già ora eccellente nonostante la scarsità delle risorse costantemente migliore.
– In vista dell’estensione dei benefici del Registro Internazionale alle bandiere UE, anche in chiave occupazionale “Non ripeterò quanto sia importante che il Registro internazionale continui ad essere lo strumento per lo sviluppo della nostra flotta. Uno strumento ideato da Confitarma insieme ai Sindacati alla fine degli anni ’90 con il fondamentale apporto della politica, che ha innescato un processo virtuoso per l’intera economia marittima”.
– Confitarma sta lavorando per mantenere il tricolore sulle nostre navi ma abbiamo bisogno di supporto di coloro che ci regolano. Non è possibile che una nave italiana costi mediamente 100.000 euro in più per adempimenti non necessari, quali il rilascio di certificazioni affidato a ispettori dell’amministrazione a differenza degli altri Paesi che delegano tali compiti Registri senza dover sostenere una serie di sovraccosti che ledono la competitività delle navi.
– La sempre più forte carenza di marittimi italiani (e UE) sta determinando gravi difficoltà ad armare le navi soprattutto sul cabotaggio (dove, dopo la “Cociancich”, non è più possibile imbarcare marittimi non-UE): ci appelliamo al MIMS affinché si possa individuare in tempi rapidissimi una soluzione a questa seria problematica al fine di evitare il blocco dei traghetti con pesanti disagi per gli utenti che devono spostarsi da e per le isole e conseguenti ricadute economiche negative sul turismo.
La registrazione dell’evento è disponibile sul canale youtube della Fit Cisl: https://www.youtube.com/watch?v=Bc_0FEmp60c