L’Italia ha pienamente recepito gli standard di bandiera Europei in merito alla disciplina sul Registro Internazionale in una apposita sezione del Decreto aiuti ter approvato venerdì scorso dal Governo.
Questo risultato, lungamente atteso, equipara le condizioni operative delle flotte di bandiera Europea restando fermo il requisito centrale del radicamento sul territorio nazionale da parte di soggetti non Italiani interessati a fruire della norma.
La nuova norma, che di fatto anticipa tematiche che avrebbero dovuto essere affrontate ad inizio 2023 in sede di rinnovo della scadenza del Registro Internazionale, favorisce l’occupazione della gente di mare ed il consolidamento aziendale delle imprese di trasporto marittimo radicate in Italia.
Questo positivo risultato per lo sviluppo della Blue Economy è da attribuire anche alla proficua collaborazione tra le rappresentanze delle imprese armatoriali italiane e la Direzione Generale per il Trasporto Marittimo del MIMS ed alla determinazione del Ministro Giovannini a cui va il riconoscimento dell’intero settore.
In attesa della pubblicazione del DL, della successiva conversione in Legge e dei decreti attuativi, si auspica che il processo innovativo della norma sul Registro Internazionale dia ulteriore spinta al processo di sburocratizzazione e semplificazione delle procedure che governano l’operatività delle navi di bandiera Italiana al fine di eliminare il gap amministrativo che continua a permanere nei confronti delle flotte registrate nei registri UE/SEE.
Roma, 21 settembre 2022