Illustrate le nuove sfide per il Mediterraneo alla luce degli sviluppi del progetto OBOR e l’importanza delle attività marittime per l’Italia
Organizzato dalla Federazione del Mare, insieme ad Assonave, presso la sede di Confitarma, il 18 ottobre si è tenuto un incontro tra una delegazione dell’industria marittima cinese e il cluster marittimo italiano.
Dopo un intervento di presentazione delle attività marittime nel nostro paese, svolto dal segretario generale della Federazione Carlo Lombardi, Alessandro Panaro di SRM (centro-studi collegato al gruppo Intesa SanPaolo) ha illustrato quali sono le nuove sfide marittime nell’area del Mediterraneo, teatro di alcune delle più recenti iniziative di investimento del programma cinese One Belt One Road (OBOR).
È seguito un dibattito al quale hanno partecipato, oltre agli ospiti cinesi Wang Wenjun (Ministry of Industry, Shipbuilding Division), Wang Yanguo, Gu Pengcheng e Cao Yousheng (CSSC-Cruise Science & Technology Development Co. Ltd), Wang Liang (China Institute for Marine Technology & Economy), Wang Jing (China Shipbuilding Information Center) e Chen Jingpu (China Ship Scientific research Center): Andrea Piantini (Assonave), Sergio Jesi (Elettronica), Stefano Silvestroni (Cantieri Rosetti Marino), Fabio Faraone (Confitarma), Eric Gerritsen (Costa Crociere), Andrea Cogliolo (RINA), Christophe Tytgat (SEA Europe). Il dibattito ha consentito agli ospiti di meglio comprendere la realtà e l’importanza sia economica sia politica delle attività marittime in un paese come l’Italia, povero di materie prime ma con una forte industria manifatturiera da approvvigionare, meta turistica sempre più apprezzata nel mondo in generale e in quello croceristico in particolare, nonché di accennare ai progetti italiani in Cina, sia nella crocieristica, sia nella costruzione di unità passeggeri, sia nel retro-fitting a fini ambientali.
Hanno concluso l’incontro gli interventi di Mario Mattioli, presidente della FdM e di Confitarma, e di Cao Gang, capo della delegazione cinese e rappresentante del ministero dell’industria e dell’informazione tecnologica.